Se lo riguardo attraverso le immagini del mio blog, assomiglia ad una collana di pietre preziose: le pietre rosa di Jaipur, "the Pink City", con le sue strade brulicanti di vita ed un via vai continuo di uomini e mezzi. Credo sia diventata un posto "preferito", dopo esserci tornata tante di volte.
Le atmosfere indiane si possono anche apprezzare mentre si sta seduti in treno, e certamente le stazioni ferroviarie sono un'altra esperienza forte che consiglierei a tutti…
E poi stoffe e colori, un altro tema di cui mi piace parlare: credo che il fascino del tessuto stia non solo nella meraviglia del risultato finale, ma anche - moltissimo - nel processo un po' magico della sovrapposizione di fili e di colori, nel lavoro sapiente e paziente, millenario, di chi produce stoffa.
Nei post pubblicati parlo in particolare della stoffa block print del Rajasthan e degli artigiani che ancora oggi intagliano i blocchi di stampa per la stoffa a mano.
E poi alcuni frammenti particolari della mia cara India: elefanti e turbanti! Tutto superlativo…ma anche alcune immagini di un'India meno abbagliante, quella delle cose piccole e piene di significato.
Ho fatto tappa per alcuni post in un villaggio molto speciale, Bassi (in Rajasthan), con i suoi artigiani che ancora oggi intagliano e dipingono dei tempietti portatili (i Kavad) utilizzati un tempo dai cantastorie; ma nello stesso villaggio ho fatto un incontro speciale: quello con i sorrisi e la generosità delle sue donne, impegnate in una antica cerimonia di fertilità e fortuna.
E poi novembre e dicembre sono stati mesi dedicati alla saggezza del Buddha, che ho ascoltato attraverso le parole di una monaca eccezionale (Ven Robina Courtin) incontrata in Francia, a Toulouse, all'Istituto Vajrayogini.
Vorrei augurare a tutti voi un 2014 fantastico!