Lo scorso fine settimana sono tornata a Pegognaga (MN) per partecipare ad uno dei due giorni di festa (26 e 27 gennaio 2013) di inaugurazione del nuovo tempio hindu. Ho già scritto un po' di tempo fa della cerimonia di posa della prima pietra di quello che sarà - che ormai è - il tempio hindu più grande d'Italia.
Costruito con il sostegno del comune di Pegognaga, che ha messo a disposizione il terreno, del governo indiano e con la partecipazione economica di tutta la comunità indiana della zona (che da Pegognaga va fino a Reggiolo e Carpi, nella bassa modenese e reggiana), il tempio è finalmente aperto al culto.
Nella giornata di sabato 26 si è svolta la processione - lo Shoba Yatra - delle 12 divinità alle quali è dedicato il tempio; mentre domenica 27 il console indiano S.K. Verma assieme ai rappresentanti dell'associazione Shri Hari Om Mandir ha presenziato all'istallazione delle 12 statue del tempio. Le icone in marmo di Shiva, Krishna e delle altre 10 divinità sono state fatte arrivare da Jaipur, in nave, e trasportate con grande cura, dal porto di Genova.
Ma veniamo allo Yatra - la processione - di sabato...
Come da programma è partita dal piazzale della Coop (!) e si è snodata attraverso la via principale che porta al centro del paese, per concludersi nella piazza del Municipio, dove i partecipanti venivano accolti da un benvenuto a base di pakora, chai e dolci di buon augurio.
Naturalmente la partecipazione indiana era numerosa, ma la parte più interessante - secondo me - erano gli sguardi curiosi e meravigliati dei cittadini di Pegognaga, certo non abituati a veder sfilare un carro con Shiva in carne ed ossa (stava lì al posto della statua, già istallata nel tempio) in tutta la sua fierezza; Rama, Lakshmana e il mitico Hanuman con i costumi consoni.
Chi ha viaggiato in India sa che a volte capita di incontrare un Krishna in persona, tutto blu con il flauto dorato e la piuma di pavone in testa... dubito che a Pegognaga sia mai successo, e mi chiedo cosa avranno pensato le persone che assistevano alla processione!
Comunque, mi sembra che l'intero paese abbia partecipato con un atteggiamento positivo: il sindaco Dimitri Melli ha indossato il turbante rosso e tutti quanti abbiamo ascoltato quel che mi è sembrato un Vande Mataram (canzone nazionale) intonato dal vivo.
Jai India!
al centro, il sindaco Dimitri Melli, circondato dai rappresentanti della comunità indiana |
l'arch. del tempio, Giovanni Galafassi con il presidente dell'associazione Shri Hari Om Mandir |