mercoledì 8 settembre 2010

Mango curry e souvenir


La storia e i profumi di questo libro ci conducono dall'India all'Africa all'Europa seguendo il destino degli immigrati indiani nell'Africa orientale al seguito dei colonizzatori europei.
Gli antenati della scrittrice, Yasmin Alibhai Brown, giunsero in Uganda per cercare fortuna - e lavoro - adattandosi a qualunque occupazione, finendo per lo più per divenire commercianti nelle grandi città così come nei luoghi più remoti e pericolosi, ma in qualche caso facendo davvero fortuna in una terra considerata dagli espatriati come una sorta di paradiso terrestre.
Il libro si apre con il racconto della scrittrice e protagonista nel momento in cui fugge dall'Africa divenuta troppo pericolosa per la comunità indiana, braccata dall'esercito del dittatore Idi Amin salito al potere all'inizio degli anni '70.
Da questo nodo temporale il racconto si stende nel passato, a rievocare l'infanzia e l'adolescenza della scrittrice; ma anche negli anni successivi all'arrivo della Alibhai Brown in Inghilterra, ripercorrendo parallelamente alla storia personale anche la storia sociale e politica degli anni africani e di quelli inglesi.
Ma mentre leggiamo della vita di sacrifici e di umiliazioni degli immigrati indiani in Africa o in Inghilterra (erano comunque considerati degli 'ospiti' più o meno graditi, ovunque si trovassero), un profumo piccante di zenzero e curcuma che soffriggono nel burro caldo ci accompagna; o una zaffata di caramello ci sorprende mentre voltiamo pagina, facendoci venire l'acquolina in bocca...
La narrazione infatti è letteralmente farcita di ricette che la scrittrice ha collezionato nel corso di quasi 60 anni, la maggior parte delle quali ereditate dalla madre Jena, abilissima cuoca e personaggio di straordinaria umanità. Ricette dolci e salate risultato di un mix culturale derivato dalla lunga permanenza in Africa o nel Regno Unito e costruito attorno alla storia della comunità indiana mussulmana ismailita di cui la protagonista fa parte.
Altro elemento di grandissimo interesse sono i personaggi che animano il libro: dal domestico africano Japani, a servizio della famiglia della Alibhai Brown negli anni '50, alla formidabile Mama Kuba, beneamata nonna adottiva della scrittrice, ai vari zii e cugini con i loro vizi e le loro stravaganze, al V.A. (Vero Amore) e primo marito della scrittrice, ma soprattutto Kassim, il padre - personaggio eccentrico quanto inaffidabile - e la madre Jena, protagonista assieme alla scrittrice delle vicissitudini della famiglia eternamente in esilio.

Dato poi che mi piace molto cucinare (lo ammetto, il titolo mi ha catturata proprio per i suoi ingredienti golosi), ho provato qualcuna delle ricette, che vi ripropongo qua sotto...

"[...] Talora la mamma comprava un piatto di kuku paka, e in quelle sere andavo a letto con la camicia da notte macchiata di salsa giallina e odorosa di cocco, sognando la volta successiva.

Kuku Paka (per 4 o 5 persone)

il succo di mezzo lime, 2 cucchiaini di aglio tritato, 1 cucchiaio di zenzero tritato, 2 peperoncini verdi piccanti, le foglie lavate di un mazzetto di coriandolo fresco (mettetene da parte metà e tritate le rimanenti in un tritatutto insieme a tre cucchiai d'acqua e ai peperoncini verdi), 3 cucchiai d'olio, 1 un grosso pollo, spellato e tagliato a pezzi piuttosto grandi, 1 cipolla di medie dimensioni tritata, 1 scatola di pomodori pelati in pezzi (o 4 pomodori freschi tagliati a cubetti), 1 cucchiaino di curcuma, 1/2 tazza di anacardi non salati (frantumati ma non ridotti in polvere), 1 lattina e mezza di latte di cocco.

Mescolate il succo di lime, l'aglio, lo zenzero e la mistura di coriandolo e peperoncino. Amalgamatevi un cucchiaio d'olio e spalmate la salsa sui pezzi di pollo. Disponete questi ultimi in una teglia da forno e cuoceteli a 200° per quindici minuti, poi riducete la temperatura a 170° e lasciate la teglia nel forno per altri dieci minuti. Girate i pezzi un paio di volte durante la cottura.
Nel frattempo mettete il resto dell'olio in una padella e soffriggetevi la cipolla, tritata il più finemente possibile. Quando inizia a imbiondire, aggiungete i pomodori, la curcuma e gli anacardi e continuate a cuocere a fiamma media per dieci minuti buoni. Versate nella padella il latte di cocco e lasciate sobbollire il tutto piano piano, canticchiando e mescolando di tanto in tanto. Il risultato finale dovrebbe essere una bella salsa cremosa, densa e dorata. Togliete la pentola dal fuoco e aggiungetevi le foglie di coriandolo rimaste. Versate la salsa sul pollo, rimettete la teglia nel forno già caldo e fate cuocere per un quarto d'ora. [...]".


Mango curry e souvenir, di Yasmin Alibhai-Brown, Neri Pozza 2010, collana Il cammello battriano

4 commenti:

Cristina ha detto...

Grazie Elisa,
avevo visto il libro in libreria ma ero scettica perché temevo che fosse una storia edulcorata con ricette...
invece mi attira molto la storia dell'immigrazione indiana in Africa.

Me lo comprerò, e magari proverò anche a fare qualche ricetta. Mi piace molto la cucina indiana, mi piace mangiarla ma anche cucinarla. Ti farò sapere.

cris

Elisa Chiodarelli ha detto...

Ciao Cristina!
che piacere ospitarti qui!
Si il libro ha un look molto ruffiano, ma lei è una giornalista inglese molto brava, è tosta!
Le ricette hanno la loro ragione di esistere in questo libro, almeno per il fatto di essere spesso strettamente legate alla figura della madre della Alibhai-Brown, Jena, che a quanto pare era una cuoca bravissima e una persona eccezionale.
Ed è anche vero che noi donne - certo non tutte - abbiamo un rapporto molto stretto con il cibo, la cucina ed il 'nutrimento' in senso lato. E poi a me piace sempre quando in una storia ci sono accenni al cibo, me lo rende in qualche modo più reale.
Bello il tuo blog! verrò a visitarlo!
un abbraccio

cristina ha detto...

sì hai ragione sul cibo per noi donne. spesso quando sono stanca mi piace cucinare, mi rilassa e mi fa staccare con una giornata faticosa.

stamattina l'ho comprato il libro! appena lo leggo ti dico.

un abbraccio anche a te,
cris

P.S.: ti ho linkato dal mio blog...

Elisa Chiodarelli ha detto...

grazie Cris, aspetto allora i tuoi commenti sul libro.

Ho visto che mi hai aggiunta ai tuoi link: grazie mille! ti aggiungo anch'io alle mie letture in rete

un abbraccio

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