martedì 31 dicembre 2013

Buon anno! - e un ripasso di quello vecchio...

Wow che anno il 2013!
Se lo riguardo attraverso le immagini del mio blog, assomiglia ad una collana di pietre preziose: le pietre rosa di Jaipur, "the Pink City", con le sue strade brulicanti di vita ed  un via vai continuo di uomini e mezzi. Credo sia diventata un posto "preferito", dopo esserci tornata tante di volte.



Le atmosfere indiane si possono anche apprezzare mentre si sta seduti in treno, e certamente le stazioni ferroviarie sono un'altra esperienza forte che consiglierei a tutti…

E poi stoffe e colori, un altro tema di cui mi piace parlare: credo che il fascino del tessuto stia non solo nella meraviglia del risultato finale, ma anche - moltissimo - nel processo un po' magico della sovrapposizione di fili e di colori, nel lavoro sapiente e paziente, millenario, di chi produce stoffa.
Nei post pubblicati parlo in particolare della stoffa block print del Rajasthan e degli artigiani che ancora oggi intagliano i blocchi di stampa per la stoffa a mano.


E poi alcuni frammenti particolari della mia cara India: elefanti e turbanti! Tutto superlativo…ma anche alcune immagini di un'India meno abbagliante, quella delle cose piccole e piene di significato.

Ho fatto tappa per alcuni post in un villaggio molto speciale, Bassi (in Rajasthan), con i suoi artigiani che ancora oggi intagliano e dipingono dei tempietti portatili (i Kavad) utilizzati un tempo dai cantastorie; ma nello stesso villaggio ho fatto un incontro speciale: quello con i sorrisi e la generosità delle sue donne, impegnate in una antica cerimonia di fertilità e fortuna.


E poi novembre e dicembre sono stati mesi dedicati alla saggezza del Buddha, che ho ascoltato attraverso le parole di una monaca eccezionale (Ven Robina Courtin) incontrata in Francia, a Toulouse, all'Istituto Vajrayogini.




Vorrei augurare a tutti voi un 2014 fantastico!


domenica 22 dicembre 2013

Mattarello(a)way: un viaggio, con gusto

foto dal blog Mattarello(a)way

Una storia molto 'masala' quella che vi propongo in questo post pre natalizio.

La storia di Candida e Sanja - la prima romagnola, la seconda nata a Mostar e cresciuta in Scandinavia - che hanno deciso di partire insieme per un lungo viaggio.

Un'amicizia di lunga data, una casa a Bagnacavallo (Ravenna), un viaggio insieme in India un anno fa e qualche mese a disposizione per realizzare un sogno: questi gli ingredienti che hanno portato le ragazze ad imbarcarsi per una spedizione del tutto fuori dal comune.
Un viaggio di scoperte, una sorta di un Grand Tour dell'India e del sud est asiatico, guidato ... dal palato!

foto dal blog Mattarello(a)way
L'idea infatti è quella di tracciare una via del gusto attraverso le ricette che di volta in volta riusciranno a sperimentare, assaggiare e scambiare con le persone incontrate nelle varie tappe.
In cambio offriranno le ricette nostrane: tagliatelle, cappelletti e strozzapreti, tutti preparati a mano, con il fido matterello, che fa parte dell'equipaggiamento di viaggio.

Partite ai primi di dicembre, attualmente Candida e Sanja sono in Kerala e, leggendo il loro blog, sembra che a Kovalam abbiano già trovato delle famiglie ospitali che hanno aperto le loro cucine e le loro dispense. E' un viaggio di scoperta e scambio di ricette, ma sembra anche un incontro pieno di curiosità per 'l'altro', attraverso le parole scambiate, i sorrisi, le tradizioni e le abitudini che le nostre viaggiatrici stanno piano piano decifrando.
Da tutto questo Candida e Sanja progettano di ricavare un libro e forse (chissà, perché no) anche un programma televisivo.

A me vien da chiedermi cosa ne pensino di questo progetto le persone incontrate e quale siano la reazioni suscitate. Soprattutto nei posti più turistici, credo sia abbastanza impegnativo chiarire esattamente gli obiettivi e le intenzioni del loro viaggio…
Ma penso anche che basterà seguire i loro racconti per farsene un'idea.
Dopo l'India, Mattarello(a)way si sposterà in Thailandia, Laos, Vietnam e Cambogia.
Attendiamo con l'acquolina in bocca!

domenica 8 dicembre 2013

Impermanenza?


Django Django - WOR from Jim Demuth on Vimeo.

Dopo tutto questo parlare di buddhismo (ma tornerò sull'argomento), ho pensato di pubblicare un video pescato sulla rete che sembra parlare di tutt'altro argomento.

Si tratta di un film realizzato per fare da illustrazione ad un pezzo musicale degli Django Django (una indie band inglese), girato a durante il Maha Kumbh Mela ad Allahabad lo scorso febbraio.
E' la storia di alcuni stuntmen indiani che ogni giorno rischiano la vita lanciandosi in un vorticoso giro di pista a bordo di auto e moto in bilico tra vita e morte, almeno così sembra a me.

E' lo spettacolo del rischio, un roulette impazzita in cui i giocatori sembrano essere consapevoli delle possibili conseguenze, ma anche coscienti di non avere alternative. Siamo impermanenti - ci dicono -, il vero rischio si corre ogni giorno della nostra vita in attività o comportamenti che non ci sembrano pericolosi, né tantomeno determinanti per il nostro destino.
E ci invitano a guardare la realtà delle cose: siamo tutti volante di quelle auto, a volte in piedi, o comodamente seduti a gambe incrociate, senza neppure preoccuparci di controllare il mezzo che abbiamo a disposizione. Forse perché crediamo di essere immortali, o forse crediamo che la corsa non dipenda da noi.
Volete scendere?
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...