mercoledì 6 ottobre 2010

Verde Kerala

Oggi mi sono concessa una pausa: ho acceso il computer e cercato le canzoni dei vecchi film malayalam cantate da K J Yesudas, un musicista apprezzato in tutto il mondo e cantante playback in molti film indiani, in hindi e in svariate altre lingue del subcontinente (qui sotto la canzone Manjubhashini tratta dal film Kodungallooramma, 1968).



Una di queste in particolare la collego ai colori abbagliante del Kerala, un luogo bellissimo che ho visitato alcune volte, una terra fertile che offre agli occhi tutte le sfumature di verde. Il verde abbagliante delle risaie ordinatamente pettinate, il verde cupo delle foreste che ricoprono le montagne, il verde muschio che riveste delicatamente ogni superficie esposta alle gocce di pioggia tiepida dei monsoni.
Dato che ero dell'umore giusto ho aperto una confezione di pappadum al pepe nero e ne ho fritti 3 o 4 nel ghee da accompagnare ad una ciotolina di mango pickle.
Che festa!


NB: Se siete nei paraggi, provate ad andare a fare la spesa di prodotti orientali (di cui una buona parte indiani) a Bologna in via Mascarella da Asia Mach: io ci sono passata la settimana scorsa e sono tornata a casa con due borse piene di cose buone! in particolare, la marca Patak, che produce salse e condimenti vari mi è stata consigliata da diversi amici indiani. E in effettti la pasta tandoori, che ho provato alcune volte con il pollo, è buonissima!

5 commenti:

Silvia Merialdo ha detto...

Kerala e Via Mascarella: mi parli di casa!
Nel verde Kerala anche io sono stata più volte, sempre a casa di un carissimo amico (che però odia Yesudas! per partito preso, penso).
Lavoro a un centinaio di metri dall'Asia Mach, ci compro spesso, soprattutto il green curry, ma anche tutte le varie spezie nei sacchettini!

Elisa Chiodarelli ha detto...

oh!davvero! che bello, la prossima volta suono al tuo campanello :-)

io in Kerala ci sono stata diverse volte: la prima ero ospite della famiglia di un sacerdote cattolico che aveva studiato a Roma, e poi era ritornato a Kottayam. Per quanto riguarda Yesudas, il tuo ospite avrà avuto le sue ragioni ... penso ai nostri cantanti vecchie glorie, che non sempre sono disposta a farmi piacere!

Devi provare la salsa per tandoori Patak: è molto buona e non è troppo forte. Uhm...magari cucino il pollo e poi ci faccio un post.
ciao, baci!

Silvia Merialdo ha detto...

Eh, dai, la prossima volta che passi fammi un fischio e andiamo a fare shopping culinario!
Le salse Patak me le magnavo soprattuto in Inghilterra, le vendevano al supermercato "normale": hai ragione, sono buonissime! (anche se allora facevo dei gran pasticci!)
Ora vado più di polverine TRS, anche perché sono diventata vegetariana e di tandoori chicken non ne mangio più.
A proposito di cose mangerecce, ti segnalo un sito fantastico (probabilmente lo conoscerai già):
http://www.manjulaskitchen.com/
ricette con il video, sembra di essere dentro una cucina indiana.

Che nostalgia, il Kerala! A questo giro non sono riuscita ad andarci, ma ho già promesso per il prossimo!

Elisa Chiodarelli ha detto...

si, la prossima volta che vengo a Bologna ti avverto, così andiamo insieme a fare spesa!

Sei sicura che invece di andare in Kerala non vuoi venire con noi per il prossimo documentario? Gennaio, in Kutchh

bello il sito mangereccio, non lo conoscevo!

Silvia Merialdo ha detto...

Kutchh, che bello, magari! Beata te!
A gennaio ho anche un invito per il Kenduli Mela, il più importante festival dei Baul...
Ma invece mi toccherà stare a Bologna a lavorare e sfogarmi con le spezie dell'Asia Mach, uff!

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